giovedì 1 settembre 2011

italianwoman in stuttgart

"Ci nama scij sciamaninn, ci nannama scij, na n sim scenn". Sembra impronunciabile cinese, ma é solo dialetto pugliese, e vuol dire: se ce ne dobbiamo andare andiamo, se non ce ne dobbiamo andare, non andiamo. Non é altro che un simpatico e abbastanza scemo scioglilingua da sottoporre soprattutto in ufficio ai colleghi, magari della Valtellina, per ridere di come incespicano nelle "sc", ma io ho scelto la prima parte di questa frase come titolo del mio blog, perché rappresenta in estrema sintesi la mia vita attuale.
Se ce ne dobbiamo andare (se proprio dobbiamo), andiamocene. È quello che ho detto otto anni fa quando il mio fidanzato di allora e attuale marito é stato assunto in una grande azienda tedesca e mi ha chiesto: "Vieni con me?".
Io allora ero giá un´emigrata, ma solo dal sud al nord Italia. Vivevo a Milano, lavoravo in una societá interinale come responsabile di selezione e provavo a vedere se ci fossero cocktail per me nella Milanodabere. Cermania? Wasistdas? Era qualcosa che nei miei orizzonti di vita non era mai stata contemplata.
Ci sono venuta qui controvoglia, per riunire "la famiglia", per stare con Lui e perché in fondo l´idea di un´esperienza all´estero non é che mi dispiacesse, anche se avrei preferito un paese anglofono, almeno avrei saputo cavarmela da sola, all´inizio.
"Vabbé, ci stiamo un pó e poi ce ne andiamo", ho pensato. Era il 2003 e oggi, 1 settembre 2001, abbiamo sul tavolone lungo del soggiorno il contratto di acquisto di una casa in costruzione qui vicino, che dovremmo sottoscrivere a breve. Il mio primogenito va all´asilo tedesco, e gioca con le macchinine alternando  "Mannaggia si é rotta"  con "Das ist kaputt". Radici che si infittiscono e si rinsaldano affondando sempre piú in una terra non nostra, bellissima ma aliena, e che tale rimane, per me, anche se ormai la lingua la mastico e nonostante quando con l´aereo atterriamo a Stuttgart ormai penso "Siamo a casa".
Ricapitolando: italiana. Pugliese. Da 8 anni emigrata (trovo bella ma anche inquietante questa parola da scenario ottocentesco, che fa pensare a mattini nebbiosi e ghiacciati sul porto di Ellis Island) in Germania.
Attualmente in maternitá, con una una bimba di 6 mesi e un bambino di 4 anni.
Non ancora competamente realizzata nella sua vita lavorativa, nonostante molte esperienze accumulate.
Un caso patologico dal punto di vista delle scelte di vita, perché scelgo quasi sempre male: un esempio per tutti, la scelta dell´universitá. Mi sono laureata in Giurisprudenza comprendendo sin dal primo giorno di lezione di diritto privato di aver cannato alla grande, ma incapace di cambiare rotta (perche? vallo a chiedere a Freud). Mi sono laureata anche a (quasi) pieni voti, ma questo dimostra solo che sono secchiona e non brava a scegliere.
Questo blog ha due intenti, pertanto: uno, di parlare della mia esperienza di espatriata con chi, come me, questa esperienza la sta facendo e la benedice e maledice in egual misura ogni giorno; con chi questa esperienza l´ha fatta, l´ha conclusa e la rimpiange o con chi ringrazia Iddio di esserne uscito; e con chi all´Estero, nome generico di cosa che comprende milioni di esperienze e di possibilitá diverse, ci vorrebbe tanto andare.
Il secondo intento é quello di parlare di me, dei miei successi, dei miei fallimenti e dei miei progetti (da qualche tempo mi sono vietata di usare l´espressione sogni nel cassetto, perché se li definisco cosí, lá rimangono, zuccherosi e polverosi pensieri che non servono a nessuno e non si trasformano mai in realtá) per condividerli e magari avere a costo zero da chi bazzicherá su queste pagine una piccola psicanalisi di ritorno fatta in casa delle mie nevrosi.
Ed ho deciso scrivere alternando delle piccole rubriche:
C´é moda e moda: la mia passione per la moda, per l´arte, per l´illustrazione infantile, per tutto quello che é grafico e visivo (la mia vera passione, altro che le servitú di passaggio e le societá in accomandita semplice).
Cruccolandia: il mio quotidiano confronto con le Merkel, i Ratzinger, i Kant e gli Heidi Klum della porta accanto.
I consigli di Anacleto: avete presente quel gufo simpatico ma un pó bisbetico, amico di Merlino ne "La spada nella roccia" (so tutto su questo cartone, visto che é il preferito di mio figlio insieme a "Robin Hood"; potrei partecipare ad un Rischiatutto sul tema e vincerei alla grande)? Ebbene, é un gufetto colto che ha letto un sacco di libri, ed io recensiró qui i libri piú belli che ho letto o che sto leggendo. Leggere é solo la metá del piacere, per me: parlare dei libri con gli altri é l´altra metá.


Vi lascio con dei versi esaustivi su di me e sul mio blog:


Oh oh I'm an alien
I'm a legal alien
I'm an Englishman in New York
oh oh I'm an alien
I'm a legal alien
I'm an Englishman in New York


Non é New York, ma la sostanza non cambia.

6 commenti:

Mariapia ha detto...

Brava Francesca! mi piace moltissimo e lo trovo molto interessante....descrivi diverse situazioni e esperienze che non mi sono affatte estranee. In un certo senso fa´ bene sapere che non si è soli ;).

Raffy ha detto...

Ciao, Fra! Sono felice che tu abbia aperto questo blog! Sicuramente ne sarò lettore assiduo,e di certo non per "doveri familiari": trovo che tu abbia tanto da offrire, da dire e da raccontare e questo blog si rivelerà senza dubbio un progetto stimolante!
Riguardo a ciò che hai scritto in questo post di presentazione, non direi che tu sia così negata per le scelte di vita... non è da tutti partire per dove "ci sono i leoni" senza sapere con precision e se e quando tornerai indietro! E' un'idea che francamente mi spaventa, vuoi per l'età, vuoi per il mio carattere. Io credo che la tua sia stata una decisione che dimostra coraggio, versatilità e anche un profondo amore per tuo marito... e non è roba da poco!!!
Quanto all'università, forse la scelta non è stata quella giusta, ma come non ammirare la costanza e la forza di volontà? E' facile fare solo quello che ci piace, fare quel che non senti adatto a te e ottenere comunque risultati eccellenti è a dir poco eroico per me!
Non so quanto possa valere, ma questo è il mio parere :)
A parte questo, attendo con impazienza di leggere le tue rubriche, che includono praticamente tutti i miei interessi, come sai già!
Ad ogni modo ho già imparato qualcosa: c'erano almeno tre termini/riferimenti che ho dovuto "googlare" :)
Al prossimo aggiornamento!
Bacioni!
;)

Raffy

MAGDA ha detto...

Carissima Francesca, finalmente ti sei decisa ad aprire il cassetto...! Questa idea del blog è bellissima:sembra di leggere il tuo diario (quasi)segreto! Mi sono emozionata alla tua presentazione,leggevo e scorrevano tutti i ricordi di tanto tempo fa quando i tuoi dubbi,le tue ansie, le tue insicurezze di partire o restare erano un po' anche le mie. Non volevo che partissi, e per tanto tempo ho sperato, ho pregato (quando mi sentivo sola) che fosse una scelta solo temporanea, che sareste tornati, prima o poi. Ma più passava il tempo e più sentivo che il tuo coraggio nell'andare e la tua forza nel restare nonostante tutto, avessero ragione di essere ripagati con la serenità e le opportunità che la Germania sa offrire . Sai quando ho capito che la scelta sarebbe stata definitiva? Quando hai deciso di partorire lì: nessuno tranne chi è madre può capire cosa sia quel momento. Come sei riuscita a rinunciare al calore,(anche fisico!)della tua famiglia, al sostegno dei tuoi amici? Non lo so, non credo che io sarei stata capace di mettere al mondo (con il parto naturale!!!!) un bambino da sola, senza conoscere nessuno, senza un parente, un amico, un amico dell'amico che lavora in ospedale!(Sai benissimo che al Miulli c'è sempre qualcuno che conosci o che ti conosce!) Sei stata fantastica!Ti ammiro anche per questo, altro che scelte sbagliate!
Mi manchi tanto, te lo dico sempre, ma sono sicura che in questo blog i tuoi pensieri e le tue emozioni mi arriveranno dritti al cuore con le parole e la sensibilità di cui solo tu sei così capace, e sentirò la mia migliore amica ancora più vicina di quanto vorrei.

P.S.
Fino a questo momento non avevo capito che caspita fosse un blog, ora sì: si possono scrivere commenti lunghissimi senza sentirsi fuori luogo (o fuori tempo, stile '800, come dici tu)!

Effi ha detto...

Prova

Effi ha detto...

Oh, ha funzionato! Allora aggiungo un commentino alla E-Mail. Non devi essere troppo pessimista (senti chi parla! ;>). Non mi sembra proprio che tu "scelga sempre male": avere una bella famiglia come la tua non è mica cosa da tutti! In Germania ci sei venuta perchè, in fin dei conti, eri un pò curiosa ... e per amore :>. Pensa quelli che hanno dovuto andarsene via per necessità! Tutt`altra cosa. Per quanto riguarda il lavoro .... non si è mai completamente contenti e poi puoi sempre ricominciare appena i "nanetti" sono un pò cresciuti..... vedi le cose un pò più rosa ? :> ... Ma, si lo so, CASA CASA manca sempre comunque, e tanto anche!

Unknown ha detto...

Amica mia, che bello leggerti. E come ti capisco, in più di un senso. Abbasso le servitù di passaggio, viva i passaggi improvvisati e colorati ❤️